Quanto può il gruppo aiutare nel superare od imparare ad accettare il problema dell’ansia?

Nel mio caso moltissimo.
A me ha aiutato il confronto, il sentire parlare una persona e capire che stava esprimendo le stesse cose che avrei detto io per descrivere le mie sensazioni ed i miei pensieri.
E quindi tutto diventava più chiaro, più nitido e tutto di più facile comprensione. Quante frasi mi hanno colpito e su quante il mio cervello e la mia anima hanno lavorato per aiutarmi ad uscire dalla mia situazione!
Finché avevo avuto una vita con ritmi molto veloci, avevo seppellito la mia ansia sotto mucchi di cenere ma quando, per forza di cose, sono stata costretta a fermarmi, tutto è esploso.
Stavo vivendo una situazione personale molto pesante ma non riuscivo più a controllarmi e sono stata molto male con un’ansia fortissima. Ho provato sedute di psicoterapia individuali ma personalmente non mi sono servite. Forse ho solo trovato le persone sbagliate. Ma nel mio cervello frullava l’idea che dovevo assolutamente frequentare un gruppo. Mi dicevo che, se esiste il gruppo di mutuo auto aiuto per gli alcolisti, doveva esisterne uno per gli ansiosi.
Ho cercato su internet ed ho trovato la LIDAP. Ho cominciato a frequentare i gruppi al sabato e poi anche al mercoledì, quando potevo. Mi sentivo capita perché era frequentato da persone come me, ansiose per problemi diversi e/o uguali ai miei, ma con una sensibilità comune. Una sensibilità particolare e molto forte che, per sua stessa natura, porta a soffrire d’ansia.
Nel gruppo si potevano esprimere le nostre fragilità, le nostre sensibilità senza venire giudicati o derisi. Raccogliendo tutto quello che veniva detto e che dicevo, piano piano, il mio cervello ha lavorato. Non è stato breve e semplice. Mi ci è voluto del tempo. Ma improvvisamente mi è scattato dentro qualcosa e ho capito che il mio problema era pensare troppo al bene degli altri e mai al mio.
Bisogna ricordare che quasi tutti gli ansiosi hanno paura di non essere amati se non fanno tutto quello che gli viene chiesto. Mi dovevo volere più bene , dovevo prendermi cura di me stessa e non solo degli altri. Il bene che pensavo mi sarebbe stato tolto se non avessi dato tutta me stessa… ho scoperto che non era cosi. Ed è stato come rinascere. Capire una cosa tanto ovvia…ridicolo metterci tutti quelli anni di vita. Ovviamente la storia è molto più lunga e parte dagli insegnamenti e delle imposizioni dei genitori ma questa è un’altra storia.
Il gruppo non guarisce se stiamo immobili nelle nostre posizioni e non cerchiamo di capire il perché dei nostri atteggiamenti ma il gruppo può aiutare a portare a galla tutto quanto e dopo ci dobbiamo “lavorare” da soli. Nessun altro può fare il lavoro per noi ma il gruppo può essere di supporto.
Ora collaboro con la LIDAP, faccio parte del consiglio direttivo, partecipo ai gruppi donando la mia esperienza e cercando di aiutare i nuovi entrati. Quando vedo che altre persone raggiungono il mio risultato o addirittura meglio, ne sono felice. Ho sentito dire da qualcuno, che ovviamente non capisce come funziona il gruppo, che la LIDAP deve far guarire le persone, deve avere la soluzione per tutto e far tornare a nuova vita quelli che partecipano. Nulla di più sbagliato, il nostro si chiama Gruppo Auto Mutuo Aiuto. Più chiaro di così. Addirittura i primi entrati possono, inconsapevolmente, aiutare quelli che stanno partecipando da mesi. Tutti aiutano tutti.

Lorena T